INFORMAZIONI UTILI PER L’INTRODUZIONE DI UNA CAUSA DI NULLITÀ

Coloro che, avendo sperimentato il dramma del fallimento del proprio matrimonio, intendano verificare l’eventuale nullità del vincolo nuziale, possono rivolgersi al Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno (T.E.R. Piceno), la cui competenza si estende alle tredici diocesi della Regione Ecclesiastica Marche. Il T.E.R. Piceno garantisce, attraverso l’opera di due Patroni stabili, una consulenza canonica, previa e gratuita, circa la propria situazione matrimoniale, mirata a raccogliere elementi utili per introdurre, eventualmente, una causa di nullità matrimoniale. Tale servizio è offerto non solo nella sede dei Patroni stabili — sita a poche decine di metri da quella del T.E.R. Piceno — ma anche nelle arcidiocesi metropolitane di Ancona-Osimo e di Pesaro. È possibile rivolgersi anche ad un Avvocato di fiducia, scelto tra gli Avvocati rotali o tra i Patroni iscritti all’Albo degli Avvocati e dei Procuratori ammessi ad operare presso il T.E.R. Piceno.

PARTECIPAZIONE DEI CONIUGI AI COSTI DI UNA CAUSA DI NULLITÀ MATRIMONIALE

I Vescovi italiani hanno stabilito una normativa che permetta di venire incontro alle persone che si rivolgono ai Tribunali Ecclesiastici per la dichiarazione di nullità del loro matrimonio, rendendo il meno oneroso possibile, sotto il profilo delle spese, l’accesso ai Tribunali medesimi. I coniugi (parti) sono chiamati a concorrere alla copertura, almeno parziale, dei costi effettivi della causa. Il contributo economico per le spese processuali, a carico del coniuge che introduce la causa (parte attrice) stabilito dalla Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) ammonta, attualmente, a € 525,00. L’altro coniuge (parte convenuta) non è tenuto ad alcuna contribuzione ove partecipi al processo senza richiedere il patrocinio; è tenuto, invece, a versare al Tribunale un contributo di concorso ai costi della causa pari a € 262,50, nel caso in cui nomini un Patrono di fiducia ovvero ottenga di fruire dell’assistenza di un Patrono stabile. Tali somme sono comprensive di ogni spesa — incluse perizie e rogatorie presso altri Tribunali Ecclesiastici — per il primo grado di giudizio, presso il T.E.R. Piceno, ed, eventualmente, anche per il secondo, presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Etrusco d’Appello, con sede a Firenze (o presso il Tribunale Apostolico della Rota Romana). Per i previsti contributi, comunque, è possibile chiedere la rateizzazione, la riduzione o l’esenzione dal versamento, qualora una o ambedue le parti, versino in condizioni di provata indigenza (adeguatamente documentata e attestata dal parroco). Per le parti, inoltre, che danno mandato di patrocinio ad un Avvocato di fiducia (Avvocato rotale o iscritto all’Albo presso il T.E.R. Piceno) l’onorario è fissato dalla C.E.I., tra un minimo di € 1.575,00 e un massimo di € 2.992,00 (cui vanno aggiunti gli accessori fiscali di legge e il rimborso delle spese vive sostenute). La tabella con gli onorari per l’Avvocato di fiducia, valida e vincolante per tutta Italia e aggiornata periodicamente, è reperibile sul seguente sito internet della C.E.I.: www.tribunaliecclesiastici.it. Per le parti che si rivolgono, invece, ai Patroni Stabili — oltre che per la consulenza previa — per avvalersi, su richiesta scritta, del loro patrocinio nella causa matrimoniale, non vi è alcun onorario di patrocinio e di rappresentanza né in primo grado di giudizio né nell’eventuale secondo grado. Per qualsiasi chiarificazione od ulteriore informazione, ci si può rivolgere alla Cancelleria del T.E.R. Piceno.

ELENCO DOCUMENTI NECESSARI PER INTRODURRE UNA CAUSA DI NULLITÀ MATRIMONIALE

– Libello (cioè domanda iniziale di una causa) in duplice esemplare;
– Atto di matrimonio autenticato dal parroco;
– Estratto per riassunto dal registro degli atti di matrimonio del Comune;
– Certificato di residenza di ciascuna delle parti (e attestato di domicilio canonico da parte del parroco, qualora residenza civile e domicilio canonico non coincidano);
– Documentazione relativa alle eventuali separazione legale e cessazione degli effetti civili del matrimonio (divorzio);
– Lista dei testimoni datata, sottoscritta, completa di indirizzi e, possibilmente, di recapiti telefonici;
– Richiesta di assistenza del Patrono stabile o mandato al Patrono di fiducia e/o al procuratore, autenticato dal parroco e dichiarazione dell’onorario pattuito, sottoscritta dall’assistito;
– Modulo dei dati per le statistiche.